Parco Giardino Sigurtà: l'incredibile storia di uno dei giardini più belli d'Italia, a pochi minuti dal Lago di Garda.


Avete presente il film di Massimo Troisi “Pensavo fosse amore, invece era un calesse”? Il fantasioso titolo della pellicola potrebbe essere capovolto per raccontare la storia della nascita del Parco Giardino Sigurtà: “Pensavo fosse un calesse, invece era un amore (di parco)”.



La storia recente del Parco Giardino Sigurtà inizia nell'aprile del 1941, quando Carlo Giuseppe Sigurtà, imprenditore farmaceutico, si trovava a Valeggio sul Mincio, a poca distanza dal Lago di Garda. Il paese – ancora oggi dominato dall'imponente presenza di un ponte visconteo risalente alla fine del '300 – era all'epoca celebre per la produzione di calessi, e proprio la necessità di acquistare un nuovo calesse spinse l'imprenditore in paese. Fu allora che a Carlo Sigurtà venne proposto di acquistare, oltre al calesse, anche un vasto fondo agricolo, di proprietà di Maria Paulon, moglie del medico condotto del luogo. Avvenne così che, per una cifra di 800mila lire (con un valore d'acquisto pari a 516mila odierni euro), il Carlo Giuseppe Sigurtà divenne proprietario di un vasto appezzamento di terreno, dell'estensione di 220mila metri quadri.

Il fondo aveva una storia antica: nel '400 era appartenuto ai Contarini, eminente famiglia della nobiltà Veneziana, per poi passare ai Guarienti ed infine ai Maffei, che ne mantennero la proprietà per oltre due secoli.

Nello specifico è alla famiglia Maffei che spetta il merito di aver iniziato a dare al parco la forma in cui lo vediamo oggi: nel 1693 il conte Canonico Antonio Maffei incaricò l'architetto Vincenzo Pellesina di costruire all'interno della proprietà una maestosa villa di ispirazione palladiana*. Lo stesso conte Maffei nel 1699 chiese e ottenne il privilegio di attingere acqua dal vicino fiume Mincio, che da Peschiera del Garda scorre verso Mantova, lambendo l'abitato di Valeggio. Grazie a questo prezioso diritto di irrigazione, rinnovato nel 1777, fu quindi possibile ampliare il piccolo giardino preesistente, trasformandolo fra Sette e Ottocento in un grande giardino all'inglese. E in perfetto stile romantico, nel XIX secolo, il giardino venne dotato di un piccolo tempietto in stile neo-gotico (noto come Eremo), di un Castelletto (originariamente adibito a sala d'armi) e di un Ninfeo (successivamente convertito a grotta votiva).

Con il passaggio di proprietà dai Maffei ai Nuvoloni (1836) iniziò una fase di lento declino dell'intera proprietà, che portò infine alla sua vendita, nel 1929, a Maria Paulon, moglie del medico condotto di Valeggio.

Quando, nel 1941 Giuseppe Carlo Sigurtà acquistò il fondo da Maria Paulon, quello che oggi appare come un magnifico parco era tuttavia diventato una vasta distesa arida. A segnare la rinascita del parco fu l'arrivo di una sanzione amministrativa: per pagare una multa di 15 lire (pari a 10 euro di oggi) il dottor Sigurtà scoprì che il fondo di cui era diventato proprietario vantava ancora l'antico diritto del 1699 di prelevare acqua dal Mincio, possibilità di cui i precedenti proprietari si erano dimenticati.

Grazie all'irrigazione prese quindi il via la rinascita del parco. Si iniziarono i recuperi dell'Eremo, del Castelletto e della Grotta, con il preciso scopo di mantenere le tracce originarie dello storico giardino ottocentesco voluto dai Maffei. Grazie alla passione di  Giuseppe Carlo Sigurtà, il giardino non solo fu abbellito, ma crebbe anche nelle dimensioni: dai 22 ettari originari raggiunse nel tempo le attuali dimensioni di 60 ettari.

Nel 1978 – anno di nascita del vostro Lord Bonold – il giardino venne aperto al pubblico. Da allora la fama del Parco Giardino Sigurtà è andata sempre più crescendo, varcando i confini nazionali. Sotto la guida del figlio adottivo di Carlo, Enzo Inga Sigurtà e dei nipoti Giuseppe e Magda, il parco ha ottenuto numerosissimi premi e riconoscimenti. Fra i più recenti vanno annoverati: il titolo di “Parco più bello di Italia” conseguito nel 2013, il titolo di secondo parco più bello d'Europa nel 2015 e il premio “La Fioritura Più Bella d'Italia - Tulipanomania” nel 2016.


Fra i luoghi del parco da non perdere:

  • Il Cimitero dei Cani, dove, attorno a un laghetto riposano i fedeli compagni della famiglia Sigurtà
  • L'Eremo: il tempietto in stile neo-gotico, voluto dalla famiglia Maffei, proprietaria del parco dal 1626 al 1836.
  • Il Monumento a Giuseppe Carlo Sigurtà, con l'imponente statua del fondatore del Parco Giardino realizzata dallo scultore  Dante Carpigiani (3,40 m di altezza).
  • Il Poggio degli Imperatori, scenografico promontorio dal quale nel 1859 si affacciarono Francesco Giuseppe d'Austria e Napoleone III.
  • La Meridiana Orizzontale, chiamata anche di Giuliatta e Romeo, deve il suo nome alla presenza di due cipressi che svettavano solitari sull'altura negli anni precedenti al recupero del parco, e che venivano affettuosamente chiamati con i nomi dei protagonisti del dramma shakespeariano.
  • La Grotta Votiva, l'antico Ninfeo del giardino maffeiano, convertito a luogo devozionale.
  • La Grande Quercia. Con un  tronco di 6 metri di circonferenza ed una chioma capace di coprire una superficie di circa 1000 metri quadri è l'albero più antico dell'intero Parco: quattrocento anni di storia. 
  •  Il Viale delle Rose. Con oltre 3000 piante di rose, nelle varietà Hybrid Polyantha, Floribunda e Queen Elizabeth (questa varietà venne creata nel 1954 in onore di Elisabetta II, incoronata l'anno precedente).
  • Il Grande Labirinto, inaugurato nel 2011, è stato realizzato su disegno del Conte Giuseppe Inga Sigurtà con la collaborazione di Adrian Fisher.  


Il Parco Giardino Sigurtà è aperto ai visitatori da Marzo a Novembre. Per informazioni http://www.sigurta.it/orari-prezzi

Per essere costantemente aggiornati sulle iniziative e sulle magifiche fioriture del Parco Giardino Sigurtà, potete seguire gli account Instragram del Parco e del suo proprietario attuale, il Conte Giuseppe Inga Sigurtà.

Il Parco è anche una perfetta location per eventi e matrimoni, e fra qualche mese anche io pateciperò ad un evento speciale in questa magnifica cornice. Seguitemi per scoprirne di più!









 
* NB: La Villa Maffei-Sigurtà, detta "della Quercia", non fa parte del Parco Giardino Sigurtà. Pur essendo in origine ad esso annessa, appartiene oggi ad un altro ramo della famiglia. L'attule proprietario è il Conte Carlos Ruiz-Berdejo y Sigurtà.




Per informazioni su tutte le attrattive di carattere storico, artistico, turistico e ambientale situate nell'area del Lago di Garda, consultate il sito www.lagodigardaveneto.com


https://www.lagodigardaveneto.com/index.cfm/it/
 

Gardaland: 10 consigli per godersi appieno il parco divertimenti N.1 in Italia.

Ve lo ricordate quel motivetto che faceva Gardaland, è il sogno di un bambino andare a Gardaland”? Se la risposta è sì, probabilmente avete già superato i trent'anni. E altrettanto probabilmente quel bambino che sognava di andare Gardaland è ancora vivo dentro di voi. Perfetta dimostrazione dell'esattezza della Teoria del Fanciullino di Giovanni Pascoli.

Una foto pubblicata da Lorenzo Bonoldi (@lordbonold) in data:

Non c'è quindi da meravigliarsi che anche dentro il vostro Lord Bonold si nasconda un “Piccolo Lord” che, di tanto in tanto (in realtà abbastanza di sovente), ama concedersi momenti di svago. E quale miglior luogo di Gardaland, il parco divertimenti numero 1 in Italia, per dare libero sfogo al fanciullino?

Da sempre sono un affezionato del parco: abitando a meno di mezz'ora di strada, ogni estate mi concedo lo sfizio di un abbonamento stagionale. Posso anche vantare una specie di battesimo: anni fa mi capitò di cadere dentro una delle vasche collocate davanti all'attrazione precedentemente nota come “Valle dei Re” (ora “Ramses – il risveglio”).
Nei miei svariati anni di esperienza, ho maturato quindi un'approfondita conoscenza del parco, e sono qui a condividere con voi dieci consigli per godere appieno della vostra visita a Gardaland! 

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1 – Portate con voi il minor numero di oggetti possibile: in molte attrazioni vi verrà chiesto di lasciare borse e zaini all'ingresso, in depositi spesso incustoditi. Non è quindi consigliabile abbandonare portafogli, macchine fotografiche, telefoni, chiavi eccetera alla mercé di ogni avventore. A meno che non abbiate con voi l'amico fifone di turno, che preferendo non salire sulle attrazioni più adrenaliniche (e allora cosa è venuto a fare?) sarà automaticamente nominato “addetto al guardaroba”, il consiglio è quello di portare con sé un piccolo marsupio contenente il minimo indispensabile.

2 Ma come ti vesti? Evitate ciabatte, infradito e consimili: le perderete quasi sicuramente su attrazioni come Blu Tornado, Raptor e Oblivion. Sulle giostre acquatiche ci si bagna - c'è bisogno di dirlo? Evitate quindi capi d'abbigliamento troppo delicati e preferite tessuti leggeri che asciugano rapidamente. Ricordatevi però che nel parco è fatto divieto di circolare a torso nudo o con il top del costume da bagno.

3Il momento migliore per godersi il parco divertimenti è generalmente la domenica sera (in estate l'orario di apertura termina alle 23.00). La maggior parte dei turisti in villeggiatura sul lago di Garda tende infatti a rientrare a casa proprio la domenica sera. Se ne avete la possibilità, quindi, programmate le vostre serate al parco mentre gli altri sono già in autostrada.

4Controllate le previsioni del tempo (ed il calendario degli eventi sportivi). Un forte temporale estivo, soprattutto se nel bel mezzo del pomeriggio, convincerà molti visitatori ad abbandonare il parco. Approfittatene per godervi una bella serata a Gardaland, nella piacevole frescura serale post-temporale e con meno ressa.
Tenete d'occhio anche gli eventi sportivi. Qualsiasi partita di calcio Italia-Germania è una garanzia di scarsissima affluenza al parco. Se il calcio non vi interessa, approfittatene!

5 – Una visita serale potrebbe essere preferibile per una serie di motivi. In primis il biglietto costa meno. In seconda battuta il parco è generalmente meno affollato (ad una certa ora le famiglie con bambini tendono a collassare). Terzo, e non ultimo, Gardaland di sera è ancora più bello! Consiglio aggiuntivo: nel pianificare la vostra visita tenete conto dell'ora del tramonto. Quello è il momento migliore per salire sulla Flying Island (terrazza panoramica ruotante), per godere di un panorama indimenticabile a 360 gradi sul Lago di Garda al calar del sole.

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6Se il parco è affollato (e soprattutto in agosto lo è), valutate la possibilità di acquistare un pass salta fila. Ne esistono di vari tipi. Ma fate attenzione: per alcune tipologie la disponibilità giornaliera è limitata. Mentre tergiversate su “lo prendo o non lo prendo” potrebbero andare tutti esauriti. Siate quindi decisi!
Un altro strumento utilissimo è la app ufficiale di Gardaland, che vi permetterà di controllare in ogni momento i tempi di attesa delle singole attrazioni (questa funzione della app funziona solo all'interno del parco).

7 – Il parcheggio di Gardaland è a pagamento. Dalla stazione di Peschiera del Garda parte una navetta gratuita che collega la stazione al Parco: un'ottima soluzione non solo per chi arriva in treno, ma anche per chi soggiorna nella località gardesana. O per chi decidesse di lasciare la macchina a Peschiera e raggiungere Gardaland sfruttando la navetta gratuita.

8Scegliete oculatamente i vostri compagni d'avventura: Gardaland è un parco divertimenti per tutti i gusti, dove ognuno troverà facilmente attrazioni che possano soddisfare i propri desideri. Tuttavia se siete appassionati di rollercoaster e viaggiate con un gruppo di amici che soffrono tutti di vertigini... rassegnatevi già in partenza ad vedere molte delle vostre aspettative di divertimento disattese.

9 Non cercate di “fare tutto a tutti i costi”. Non è umanamente possibile (a meno di recarsi in visita al Parco più volte, sfruttando un abbonamento stagionale). Scegliete le attrazioni in base ai vostri gusti e alle vostre inclinazioni. Se viaggiate con amici con gusti diversi, anziché perdere tempo aspettandosi gli uni gli altri, stabilite una lista delle attrazioni che piacciono a tutti e quelle che interessano solo alcuni. Fatto ciò potrete decidere di rimanere tutti insieme fino a un certo orario, per poi dividervi, dando l'opportunità a ognuno di soddisfare i propri desideri.

10 Ce n'è per tutti i gusti. Non solo di giostre. Pizza, gelato, hot dog, hamburgher, kebab, mele caramellate, waffle, frutta ricoperta di cioccolata... dalle postazioni street food ai ristoranti a tema, le possibilità non mancano. Esistono anche zone per consumare il pranzo al sacco, ma prima di partire da casa decidete se siete disposti a girare per il parco con pesanti zaini e borse frigo piene di viveri e bevande, o se invece preferite godere dello spirito giocoso del parco anche con le papille gustative.

Ultima nota – e di carattere storiografico! : nel corso degli anni Gardaland è diventato sempre più grande. Per trovare una traccia delle varie fasi espansive del parco guardate i chiusini che coprono i tombini. Su ciascuno di essi troverete l'immagine di Prezzemolo, la mascotte di Gardaland. 
Dal momento che l'aspetto del drago è stato cambiato varie volte negli anni, potrete seguirne le evoluzioni, identificando facilmente il nucleo originario del parco e le successive espansioni.


Per informazioni su tutte le attrattive di carattere storico, artistico, turistico e ambientale situate nell'area del Lago di Garda, consultate il sito www.lagodigardaveneto.com
https://www.lagodigardaveneto.com/index.cfm/it/



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