Londra - A casa dell'amante del Re: Lillie Langtry e il Grand Royale Hotel.

La lobby del Grand Royale Hotel, con un ritratto della Regina Vittoria.

Il fatto che Londra abbia un posto speciale nel cuore di Lord Bonold è fatto risaputo. Non solo perché nella capitale britannica si trovano alcuni dei musei più importanti al mondo, ma anche perché, praticamente da sempre, nutro un grande interesse per la Famiglia Reale Inglese.
Negli ultimi dieci anni, numerose sono state le mie visite a Londra, al punto che – ormai – ogni volta che qualcuno fra i miei amici e conoscenti pianifica un viaggio verso la capitale britannica, puntualmente mi viene chiesto di consigliare alberghi, ristoranti, cose da visitare e così via.
Dopo aver dedicato un post specifico al mio ristorante preferito, Sarastro, eccomi quindi a suggerire una struttura alberghiera che ha saputo davvero incontrare felicemente i gusti e gli interessi di Lord Bonold: il Grand Royale Hotel - London Hyde Park.


Con la sua bella facciata in stile franco-fiammingo, il Grand Royale Hotel è un edificio storico edoardiano, classificato come monumento di interesse nazionale di grado II.
La reception e la lobby sono impreziosite dall'originale elaborato rivestimento in boiserie e da bay windows chiuse da vetrate con inserti policromi, riproducenti stemmi nobiliari. A conferire un aspetto regale al Grand Royale Hotel contribuiscono anche le immagini della Regina Vittoria e della Regina Alessandra collocate sulle pareti della Lobby. 

La lobby del Grand Royale Hotel. Sulla sinistra il ritratto della Regina Alessandra.
Ma le connessioni fra il Grand Royale Hotel e la famiglia reale non si fermano alla presenza di queste effigi reali. Si racconta infatti che Edoardo VII, quando era ancora Principe di Galles, fece erigere l'edifico come residenza di una fra le sue più celebri amanti: Lillie Lagantry.

Lillie Langtry in un ritratto di Edward Poynter del 1878
Lillie Lagantry (1853-1929) fu una celebre attrice inglese, originaria dell'isola di Jersey. Donna di notevole bellezza - che le valse l'appellativo di "Jersey Lily", ovvero "il giglio di Jersey" - fu amica di Oscar Wilde, nonché musa, amata e corteggiata, di molti artisti dell'epoca vittoriana. Nella lunga lista dei suoi celebri spasimanti figurano anche  Frederick Leighton e Edward Burne-Jones.

La più celebre relazione di Lillie resta comunque quella con il Principe Alberto Edoardo del Galles (futuro Edoardo VII). I due si conobbero nel 1877 e la relazione durò fino al 1880. Il Principe era all'apoca già sposato con Alessandra di Danimarca, ma questo non frenò la sua indole libertina (lunga è la lista delle amanti ufficiali di "Dirty Bertie", e fra queste figura anche Alice Keppel, bisnonna di Camilla, l'attuale duchessa di Cornovaglia).
Invaghito di Lillie alla follia, il Principe fece addirittura in modo che l'attrice venisse presentata a corte: il "Giglio di Jersey" apparve quindi al cospetto delle Regina Vittoria e della Principessa Alessandra, indossando fra i capelli tre lunghe piume di struzzo, un chiaro richiamo all'emblema di Alberto Edoardo, nella sua qualità di Principe di Galles.

Sebbene la passione amorosa che il Principe nutriva per Lillie si fosse spenta nel 1880, anno in cui un'altra celebre attrice, Sarah Bernhardt, fece breccia nel cuore di Alberto Edoardo, i rapporti fra Lillie e il suo reale ex-amante restarono comunque ottimi, al punto tale che nel 1905, quando ormai Edoardo era succeduto alla Regina Vittoria sul trono, grandi lavori di ammodernamento vennero promossi nell'antico nido d'amore, costruito vent'anni prima. E per quanto tali lavori siano stati ufficialmente promossi dal banchiere Louis Spitzel, una persistente tradizione sostiene che il vero promotore dell'impresa sia stato lo stesso Edoardo VII. Notoriamente, infatti, il Sovrano continuò ad appoggiare la carriera teatrale della sua antica fiamma, anche dopo l'interruzione della relazione.

Il Bar del Grand Royale Hotel, già teatro privato di Lillie Langtry
I lavori vennero affidati agli architetti Charles Mewès e Arthur Davis, che da poco avevano concluso i lavori al Ritz Hotel di Londra. Il progetto, oltre ad un sostanziale rifacimento del precedente edificio, comprese anche la realizzazione di un teatro interno, con il chiaro scopo di dare un ulteriore slancio alla carriera di Lillie, che in quegli anni aveva intrapreso anche l'attività di produttrice.
Questo teatro privato - uno dei rari esemplari ancora  conservati  a Londra - ospita oggi il bar del Grand Royale Hotel. L'ambiente consta di due vani: uno circolare con copertura a cupola (la platea), ed un altro rettangolare, lievemente rialzato (il palco). Entrambi gli ambienti sono ornati da stucchi dorati in stile rococò e la sala a cupola è rivestita da specchi. Ad eccezione del proscenio con sipario, che divide i due vani, non sono presenti altri elementi scenici, come quinte o retroscena: in questo tipo di teatri "in doors", infatti, gli  allestimenti teatrali venivano normalmente predisposti all'occorrenza.

Una delle due sale per la colazione

Particolare della lobby con la grande bay-window.
Lo stile edoardiano "old fashioned" del Grand Royale Hotel si concentra negli ambienti a pian terreno e al primo piano, con le due sale per le colazioni. Ai piani superiori si trovano invece le camere per gli ospiti, moderne e confortevoli. In tutta la struttura è presente una Wi-Fi gratuita.



A Lillie Langtry è dedicata la suite principale dell'albergo, che si differenzia dalle altre camere per le dimensioni e per la presenza di un maestoso letto a baldacchino in legno, in fianco al quale è presente un ritratto della famosa attrice. La suite è corredata da una magnifica sala da bagno.


La Lillie Langtry Suite

La sala da bagno della Lillie Langtry Suite

Il Grand Royale Hotel fa parte del gruppo Shaftesbury Hotels.

Una foto pubblicata da Lorenzo Bonoldi (@lordbonold) in data:

Una foto pubblicata da Lorenzo Bonoldi (@lordbonold) in data:


Consigli per i viaggiatori: prenotate contattando direttamente l'hotel: le tariffe che si trovano sui grandi portali generalmente NON comprendono la colazione. Nelle recensioni online su questo hotel si fa spesso riferimento alle dimensioni ridotte delle stanze. In realtà le camere rientrano negli standard londinesi: difficilmente ne troverete di più grandi in edifici storici posti sotto tutela.  


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